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TERREMOTO ABRUZZO - REPORTAGE

Domenica 19/03 in serata è rientrato il convoglio delle P.A. Croce Verde Arma di Taggia e della Croce d’Oro di Cervo dalle zone devastate dal sisma dell’Abruzzo; i 7 furgoni e l’ambulanza in due giorni hanno percorso circa 1500 Km. I volontari delle Pubbliche, (per la Croce Verde erano presenti il Presidente A. Pizzolla, il Direttore Sanitario Dott. L.Faraldi, Alberto, Alessio, Antonella, Bruno, Danilo, Geo, Giampiero, Laura, Natalino, Paolo e Riccardo) hanno consegnato beni di consumo e di prima necessità a lunga conservazione (acqua, latte, pasta, olio e quanto ritenuto necessario), per circa 60 quintali, grazie alla raccolta effettuata nella settimana precedente. E’ stata una forte dimostrazione di solidarietà e partecipazione della popolazione, degli Enti, dei Comuni grandi e piccoli, della Caritas, dei Supermercati, che in questa triste occasione si sono distinti, con concretezza, per stare vicino a chi ha più bisogno di noi. Dopo una notte di viaggio, arrivati nella provincia dell’Aquila ci siamo messi subito al lavoro; il convoglio ha iniziato a girare tra le varie tendopoli, sia quelle mediaticamente più note che quelle meno note dove, per numero di occupanti o per lontananza dai grossi centri, non ricevono grandi aiuti. Le tappe sono state: la tendopoli della frazione di Aragno, le tendopoli del Comune di Paganica, la tendopoli della frazione di S.Gregorio, il COM 2 della tendopoli del Comune di S. Demetrio, le tendopoli della città dell’Aquila, la tendopoli della frazione di Santa Maria del Ponte e infine il centro di raccolta aiuti umanitari del Comune di Fossa. Ogni sosta è stata un’esperienza emotiva molto forte anche per chi aveva alle spalle altre esperienze umanitarie. Il dolore e la sofferenza ci sono stati mostrati nelle loro mille sfaccettature in questi giorni dalla televisione e dai giornali, ma nonostante ciò l’emozione è stata grande, la paura di non avere la forza per confortare e aiutare chi ha bisogno era tanta. Le persone che abbiamo incontrato erano scosse, incredule ed impaurite per quello che era accaduto e che continuava ad accadere; mentre eravamo in uno dei campi di Paganica è stata portata una donna con una ferita lacero contusa alla fronte, poco prima era in casa a preparare il caffè quando, avvertita una delle tante scosse giornaliere, era scappata per strada andando a sbattere contro una porta … le si leggeva negli occhi la paura. C’era anche tanta gente che, pur avendo perso tutto, non si è persa d’animo anzi, si è rimboccata le maniche con grande forza e voglia di ricominciare. Un altro momento significativo è stato quando, in una piccola tendopoli, abbiamo consegnato un uovo di pasqua con letterina e lecca-lecca donatoci da un bambino; abbiamo visto negli occhi del bimbo che lo ha ricevuto gioia e stupore immensi.
Al termine della giornata eravamo sfiniti ma contenti, nel nostro piccolo eravamo riusciti a portare a termine quanto prefissato: consegnare in mani certe gli aiuti raccolti. Certo, siamo stati come una goccia in un oceano, ma come ha detto Madre Teresa di Calcutta, “… ma se non ci fosse quella goccia, all’oceano mancherebbe.” frase che racchiude il nostro essere volontari, cioè persone più fortunate, in soccorso di altre che chiedono aiuto.
Un sentito ringraziamento a tutte quelle persone che hanno collaborato a qualsiasi titolo alla riuscita di questa piccola ma importante goccia di solidarietà, dalla gente comune che ci ha dato una mano nella catalogazione e stoccaggio del materiale alla ditta Liguria Noleggi per i furgoni messi a disposizione.

       


Arma di Taggia - 21/04/09